La Regione Emilia Romagna è in procinto di avviare un piano da 150 milioni per sostenere gli investimenti nelle PMI

Sono previsti due interventi:

Il primo accordo
Prevede la realizzazione da parte di Cdp di una piattaforma, Fondo Eu.re.ca, di controgaranzia a supporto delle Pmi emiliano romagnole che gestirà risorse regionali (70%) e di Cdp (30%). In una prima fase la Regione metterà a disposizione un ammontare di risorse pari a 6,8 milioni di euro: Questa operazione produrrà un portafoglio per gli investimenti delle imprese pari a circa 150 milioni di euro. Il portafoglio garantito dai consorzi fidi viene controgarantito dal fondo Eu.re.ca. Le imprese, inoltre, potranno anche beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 15% del costo dell’investimento.
Il fondo Eu.re.ca servirà a supportare le imprese per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili (capitale umano, regole e immagine delle aziende), e rappresenterà anche una forma di potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per aumentare le risorse a disposizioni delle aziende.

Il secondo accordo
La Regione destina oltre 5,1 milioni di euro del Por Fesr 2014-2020 per l’istituzione di una sezione speciale Emilia-Romagna del Fondo di Garanzia per le Pmi, gestito dal Ministero per lo sviluppo economico. Questa sezione consentirà di riassicurare gli investimenti delle Pmi emiliano romagnole fino al 90% della quota garantita dai Confidi (che in base alla normativa nazionale può arrivare all’80%), consentendo così un più facile accesso al credito da parte delle aziende. Sui finanziamenti erogati, infatti, gli istituti di credito potranno avere una garanzia pubblica fino al 72% dell’importo. La Sezione speciale Emilia-Romagna opererà contestualmente all’entrata in vigore della riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi (attesa per il primo semestre 2018). Questo provvedimento riconosce inoltre un ruolo chiave ai consorzi fidi che, grazie alla loro rete territoriale, sono in grado di velocizzare la rotazione della liquidità.

Le misure dovrebbero essere attivate entro il primo semestre 2018.

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